Negli ultimi anni, gli Organic Light Emitting Diodes hanno subito un andamento assai altalenante entro il mercato dell'illuminazione.
Attualmente, la questione principale è rappresentata dal reperimento di un metodo di produzione commercialmente valido. Samsung aveva annunciato nel 2008 la propria versione iniziale di tale tecnologia, basata sull'utilizzo di una tecnica che copre il pannello con una membrana flessibile; seppur innovativo, si trattava di un processo assai difficile da implementare su qualsiasi scala. Anche Sony ha proposto, nel maggio scorso, la propria versione dell'Oled flessibile ultra-sottile, ottenuto mediante un processo differente; il nuovo prototipo lanciato da questa azienda è così flessibile che potrebbe persino ricoprire una matita. Altri metodi, inclusi i procedimenti "tradizionali" come l'evaporazione termica sotto vuoto, si stanno sviluppando in ordine a un uso più vasto. E sebbene potenzialmente il mercato e la tecnologia per numerose nuove applicazioni di questi dispositivi promettano bene, tuttavia l'elettronica commerciale con display a Oled flessibili ha bisogno ancora di qualche anno di preparazione.