L'Associazione dell'industria elettrica ed elettronica tedesca (ZVEI) pronostica per quest'anno un aumento della produzione pari al 7%. Questo è quanto ha reso noto il direttore generale della ZVEI Klaus Mittelbach che, inoltre, per il fatturato prevede una crescita simile (che lo porterebbe a quota 175 mld. di €). Ciò è di grande importanza per l'intero paese, giacché questo ramo industriale è, per numero di occupati (815.000), secondo solo all'industria meccanica, degli impianti e dei macchinari.
Dopo una ripresa fulminante (ed imprevista), messa a segno dal settore nel 2010 - la ZVEI stima un fatturato complessivo pari a 162 mld. di € ed un aumento della produzione del 12% per lo scorso anno -, Mittelbach è molto più ottimista di un anno fa e ritiene che “con grande probabilità già nel 2012 il turn over complessivo supererà i 182 mld. di € raggiunti nel '08, che attualmente rappresentano il massimo assoluto di tutti i tempi”. A questo proposito val la pena di ricordare che un anno fa egli aveva affermato che “probabilmente ci vorranno anche sette anni affinché il fatturato ritorni al valore del 2008”. Tutti i dati disponibili fanno comunque ritenere che la previsione attuale sia di gran lunga migliore della precedente. Il primo - e forse più importante - nuovo dato attualmente disponibile l'ha fornito Destatis: l'istituto centrale di statistica tedesco, in una stima preliminare, ha reso noto che nel 2010 il pil tedesco è aumentato del 3,6% reale. Un dato che dovrebbe far riflettere i politici italiani, costantemente impegnati in guerre di partito invece di pensare al bene del paese, che fa registrare nel 2010 una crescita del pil modesta e, secondo la Banca d'Italia, pari all'1,0%.
Ma vi sono numerosi altri motivi di ritenere che il settore elettrico continuerà a riprendersi a grandi passi. L'andamento dell'intera economia germanica, infatti, continua ad essere molto buono ed il ministro dell'economia Rainer Brüderle ha appena reso noto che quest'anno il pil dovrebbe crescere del 2,3% (Bankitalia prevede per il Bel Paese +0,9%). Altrettanto attuale ed importante è l'aumento del “barometro ZEW” che è cresciuto di 11,1 punti posizionandosi a quota 15,4 e superando sensibilmente tutte le stime degli esperti. Questo indice, che riassume le previsioni congiunturali per il semestre seguente, viene determinato dal Zentrum für Europäische Wirtschaftsforschung (centro di ricerche economiche europee di Mannheim) raccogliendo e valutando le previsioni di oltre 300 operatori di borsa professionisti. Ed anche il fatto che il numero di persone che nel settore elettrico lavorano ad orario ridotto è ormai quasi trascurabile (a settembre erano 14.300, mentre nel dicembre 2009 erano ancora 81.300), evidenzia che il settore è in fase di espansione. Non vi sono motivi, quindi di non credere alle previsioni di Mittelbach. Per le aziende italiane tutto ciò implica che, con grande probabilità, esse potranno aumentare le loro esportazioni in Germania.