Freescale Cup, tre italiane tra le prime classificate

A Normiberga sono scese in campo le 25 compagini di studenti, in rappresentanza di 11 nazioni, vincitrici delle selezioni regionali che si sono tenute nei mesi scorsi in tutta Europa e che hanno visto sfidarsi ben 146 team universitari provenienti da 46 atenei continentali. La finale si è svolta presso il prestigioso Fraunhofer Institute for Integrated Circuits di Norimberga, prestigiosa istituzione di ricerca applicata (in cui sono nate innovazioni quali l'mp3 e l'AAC) e partner tecnologico con cui Freescale ha organizzato diverse iniziative di formazione per gli studenti graduati di tutto il mondo. Per l'Italia, erano presenti due squadre dell'Università di Padova e due del Politecnico di Torino. Obiettivo della sfida, percorrere nel minor tempo possibile un tracciato con curve, intersezioni, chicane e salti, utilizzando un modellino di auto a batteria in scala 1/18 (con tanto di servosterzo e propulsori elettrici) dotato di un sistema di guida intelligente sviluppato dagli studenti. Oltre all'automodello, per tutte le squadre in gara il progetto prevedeva l'uso di una dotazione standard, composta da una telecamera di visione Cmos e da un kit di controllo automotive Qorivva fornito da Freescale. Un compito tutt'altro che semplice, visto che solo poco più della metà dei team è riuscita a portare a termine la gara senza penalità.
La finale ha visto l'Italia aggiudicarsi un brillante secondo posto, piazzando però tre squadre nei primi sei. La competizione ha decretato il successo del team dell'Università di Bratislava, con un vantaggio di soli tre decimi di secondo sulla compagine "Police" del Politecnico di Torino e di 8 decimi sulla squadra "Jaiton Broules" dell'Università di Padova.

Bratislava e Torino rappresentano l’Europa

Gli atenei di Bratislava e Torino avranno ora l'onore di rappresentare l'Europa alla finale mondiale che si svolgerà a Seoul il prossimo agosto. La Freescale Cup è stata ideata nell'ambito degli University Programs di Freescale, progetto storico che ha permesso all'azienda americana di coinvolgere, negli anni, oltre 650 atenei in tutto il mondo e di aiutare gli studenti a rendersi più appetibili nei confronti delle aziende del settore industriale. Oltre all'opportunità di confrontarsi con i propri pari e mettere alla prova e rispettive competenze, la Freescale Cup mette a disposizione un vasto spettro di risorse online di supporto. In particolare, si segnala il sito dedicato all'evento (https://community.freescale.com/welcome), il quale ospita tutte le novità relative al premio, nonché un Knowledge Center contenente una serie di documenti e di suggerimenti relativi alla progettazione e all'ottimizzazione delle applicazioni. A questo, si aggiunge il Freescale Community Forum (https://community.freescale.com/community/uvp), il quale aggrega su scala globale gli studenti e i docenti di tutto il mondo con l'obiettivo di fornire loro delle risposte ai quesiti più complessi con l'aiuto del personale specializzato dell'azienda.
La tornata europea ha dato riscontri oltre le aspettative.

Un potenziale da risvegliare

"La nuova formula delle eliminatorie regionali - ha commentato Flavio Stiffan, responsabile per l’area Emea degli University Programs Freescale - ha permesso di portare alle finali europee 25 squadre di alto livello, tutte in gamba e tutte con la voglia di vincere". "L'interesse di Freescale nei confronti di questa manifestazione - ha spiegato Stiffan - è multiplo. In primis seminare il brand Freescale tra le giovani leve e i docenti, un'operazione che indubbiamente ha dato ottimi risultati visto l'elevato livello di awarness che abbiamo conseguito negli ultimi anni. Secondariamente, offrire ai clienti un vantaggio creando un bacino di progettisti già preparati sui prodotti Freescale, cui attingere per le loro strutture di sviluppo. Terzo, ma non ultimo, fornire ai clienti un segnale importante, e cioè che Freescale ha una strategia di lungo termine, e pensa in chiave di prospettive future esattamente come loro". Per la prossima edizione, l'ambizione di Stiffan è di allargare ulteriormente la portata dell'iniziativa. "Mi piacerebbe che ci fosse più interesse da parte dell'Università in Italia: come testimoniano i risultati, c'è moltissimo potenziale e sarebbe opportuno risvegliarlo. Un diploma universitario è bello ma è ancora meglio quando dietro alla preparazione ci sono riferimenti concreti e aziende vere".
La prossima tappa è dare seguito con una competizione di secondo livello - la Freescale Innovation Cup - destinata a studenti "batchelor" o in fase di master. Cina e Emea saranno i paesi pilota di un'iniziativa che, se tutto procederà secondo i piani, sarà estesa a livello globale. Benchè ancora in fase di definizione, la Freescale Innovation Cup punterà soprattutto ai progetti evoluti, con un focus particolare sul low power e con l'uso di kit e risorse ancora più avanzati.

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