“Le nostre continue innovazioni nel campo delle generazione dei segnali ci permettono di raggiungere le prestazioni insuperate che servono ai nostri clienti per collaudare i loro dispositivi più sofisticati,” ha spiegato Susan Owen, Marketing Manager della divisione Microwave and Communications di Agilent. “Con segnali che spaziano dai più semplici ai più complessi e dai più puri a quelli artificialmente degradati, i generatori MXG e EXG supportano l'esecuzione di misure dettagliate che rivelano le reali prestazioni dei progetti più avanzati.” In effetti i quattro nuovi generatori di segnali della serie Serie X da poco presentati alla stampa, raggiungono prestazioni senza precedenti in quanto a rumore di fase, potenza di uscita, Acpr, Evm e larghezza di banda. Grazie alle loro capacità, i generatori Agilent MXG ed EXG, disponibili nei modelli analogici e vettoriali, supportano lo sviluppo di componenti e ricevitori che soddisfano le più avanzate esigenze necessarie per mitigare le interferenze, velocizzare le trasmissioni e migliorare la qualità del segnale in applicazioni quali radar, sistemi di comunicazione militari e prodotti wireless di largo consumo.
Una piattaforma per molte applicazioni
Le attuali realizzazioni nel settore aerospazio e difesa richiedono prestazioni radar migliorate per rilevare deboli segnali a lunga distanza. Per creare i purissimi e precisi segnali necessari per collaudare questi sistemi, il generatore MXG sfrutta un innovativo sintetizzatore a triplo anello per garantire prestazioni di rumore di fase pari a -146 dBc/Hz a 1 GHz e 20 kHz di offset. Per facilitare lo sviluppo di componenti per radar, come mixer e convertitori analogico/digitali, il generatore MXG garantisce le migliori prestazioni del settore in termini di emissioni spurie, pari a -96 dBc a 1 GHz. Nel settore delle comunicazioni wireless, la domanda di maggiore capacità di trasmissione dati e migliore copertura radioelettrica spinge all'aumento delle prestazioni dei dispositivi di largo consumo e delle infrastrutture di rete. Per i progettisti che stanno sviluppando i più veloci sistemi di trasmissione dati a standard 802.11ac, il generatore MXG rappresenta l'unica soluzione disponibile già equalizzata in fabbrica che offre una larghezza di banda RF di 160 MHz con un'uniformità dello spettro (flatness) garantita entro ±0,2 dB. Ai progettisti impegnati nel miglioramento della portata, la mitigazione delle interferenze e l'incremento delle prestazioni dei componenti, entrambi i generatori MXG e EXG offrono funzionalità ai vertici del mercato: basso Evm, potenza di uscita fino a +27 dBm e Acpr fino a -73 dBc (W-Cdma test model 1, 64 DPCH).
Sorgenti di segnali affidabili
Per supportare una vasta gamma di segnali usati nelle reti cellulari, comunicazioni wireless, trasmissione video e navigazione satellitare, i generatori MXG ed EXG consentono oggi di simulare in tempo reale segnali complessi assolutamente realistici. Il software complementare Signal Studio di Agilent, una suite flessibile di strumenti che accelerano la creazione dei segnali, offre tutto il supporto utile per affrontare la generazione di segnali molto complessi e con standard in rapida evoluzione, come quelli necessari per simulare in tempo reale le costellazioni di satelliti Gps o Glonass o la verifica delle prestazioni delle stazioni base Lte. Nei test in produzione, il particolarmente conveniente generatore EXG è ottimizzato per abbattere i tempi morti e velocizzare i collaudi (commutazione in meno di 900 μs). Lo strumento fornisce anche i segnali necessari per il collaudo parametrico di base dei componenti e la verifica funzionale dei ricevitori. Per ridurre il costo di possesso, i prodotti Serie X sono progettati per essere affidabili e per velocizzare le operazioni di taratura, manutenzione e riparazione. Gli attuali generatori MXG ed EXG fanno tesoro delle tecnologie e dell'esperienza maturate con la precedente generazione di generatori di segnale MXG, che sono tra le sorgenti di segnale più affidabili mai prodotte da Agilent. Il ciclo di taratura consigliato di tre anni e la strategia di automanutenzione aiuterà a ridurre i costi del supporto e a migliorare la disponibilità degli strumenti.