Riduzione dei costi fino al 15% e un equivalente aumento dei ricavi: questo è quello che, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Mecspe, la maggior parte delle imprese della meccanica e subfornitura italiane si aspetta dalla digitalizzazione che sta interessando sempre più da vicino il manifatturiero e le fabbriche che diventano intelligenti. Un processo per il quale sono disposte a investire parte dei propri fatturati: quasi quattro su dieci (37,1%) dedicherebbe a questa trasformazione oltre il 10% dei propri ricavi. A beneficiarne saranno in primis la sicurezza informatica, che entro l’anno in corso sarà presente in oltre la metà delle aziende (54,9%), seguita dalla meccatronica (39,1%), dal cloud computing (33,8%) e dall’internet of things (30,8%).
Anticipatrice dei trend tecnologici già da tre edizioni Mecspe, che si terrà presso la Fiera di Parma dal 23 al 25 marzo, pone al centro dell’evento il tema della “Fabbrica digitale 4.0” dove, attraverso un approccio concreto e pragmatico, sarà possibile toccare con mano lo stato dell’arte del nuovo “manufacturing made in Italy”, ammirando come dall’integrazione delle tecnologie abilitanti si delinei un manifatturiero sempre più efficiente e interconnesso. Per farlo, quest’anno Mecspe dedicherà alle tematiche 4.0 un intero padiglione (Pad. 4), declinandole in una serie di iniziative che ne mostrino la versatilità e il potenziale applicativo.
Tra queste, l’area dedicata alla Robotica collaborativa e logistica 4.0, dove i visitatori potranno ammirare i robot impegnati in operazioni di handling, assemblaggio e controllo qualità, interconnesse con tecnologie IoT. In particolare, il controllo dimensionale mostrerà l’intelligenza artificiale (deep learning), mentre l’assemblaggio sarà di tipo adattivo. Infine, un innovativo sistema di visione aumenterà la sicurezza e la produttività del robot tramite un evoluto sistema predittivo per estendere e migliorare la condivisione degli spazi tra uomo e robot.