Secondo i dati diffusi oggi dall'Istat, l'industria italiana delle tecnologie - Elettrotecnica ed Elettronica - rappresentata da Confindustria Anie ha registrato nel primo trimestre del 2011 un andamento altalenante della produzione industriale, che si è tradotto in un risultato cumulato trimestrale negativo.
Nel mese di marzo 2011 - nel confronto con lo stesso mese del 2010 - l'Elettronica ha evidenziato una flessione della produzione industriale dell'8,2%. L'Elettrotecnica ha al contrario sperimentato un incremento della produzione dell'1,4% (+3,5% la corrispondente variazione nella media del manifatturiero nazionale). Nel confronto congiunturale - ovvero con febbraio 2011 - l'Elettronica ha mostrato una sostanziale stabilità dei livelli di attività; l'Elettrotecnica ha registrato una lieve crescita (+1,3%). Nella media del primo trimestre del 2011 - nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente - i settori Anie confermano una dinamica negativa (-1,7% per l'Elettrotecnica; -10,4% per l'Elettronica).
“Nel mese di marzo la produzione industriale per l'industria high-tech rappresentata da Confindustria Anie ha mostrato un andamento discordante - ha commentato il Presidente di Confindustria Anie Guidalberto Guidi. “Il risultato cumulato del primo trimestre del 2011 risulta negativo nel confronto con lo stesso periodo del 2010 per effetto della brusca frenata già registrata a gennaio e febbraio. In conseguenza di tali oscillazioni si allunga nuovamente la distanza dal picco positivo del 2008. Su perdite medie di produzione vicine al 30% per effetto della crisi, solo il 10% dei livelli di attività industriale è stato a oggi effettivamente recuperato”.
“Da inizio 2011 le imprese hanno intrapreso un cammino in salita, il cui esito è ancora incerto - ha proseguito Guidi. Se tuttavia elevati restano gli ostacoli allo sviluppo - a livello internazionale e soprattutto interno - due dati strutturali possono meglio dare evidenza dei punti di forza delle nostre imprese nel fronteggiare questa rinnovata fase più critica. Mediamente la quota di fatturato originata dai nuovi prodotti nei settori Anie sfiora il 30%. In chiusura 2010 le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane hanno derivato dai mercati extra UE oltre il 40% del volume d'affari estero totale. Queste sono certamente tendenze destinate a consolidarsi nel medio periodo e che potranno fornire sostegno alla tenuta della ripresa anche in un contesto di più fragili aspettative”.