Fondata in pieno boom digitale, Linear Technology è oggi assoluta protagonista nel mondo analogico, e in particolare nelle applicazioni industriali, automotive e ovunque siano richieste prestazioni elevate, qualità e affidabilità. Il segreto del successo, come ci spiega Sergio Franti, da 6 anni alla guida della società in Italia, sta nella costante ricerca di soluzioni innovative che rispondano alle necessità dei clienti.
L'innovazione è da sempre per Linear Technology il motore della crescita. Cosa significa per voi fare innovazione? Qual è la ricetta del vostro successo?
L'innovazione è nel Dna della nostra azienda: i fondatori di Linear sono usciti da National Semiconductor nei primissimi anni 80 proprio perché avevano colto la necessità di offrire al cliente qualcosa di diverso che facesse la differenza, qualcosa di innovativo. E da sempre questa è la filosofia su cui si è basata Linear. I nostri clienti, focalizzati nel realizzare prodotti diversi che si distinguano sul mercato, hanno capito che il valore si crea unicamente attraverso l'innovazione, che l'innovazione è indispensabile, ma si paga. In Linear l'innovazione nasce dal costante ascolto del cliente. Noi siamo bravi a implementare su silicio le necessità dei nostri clienti. Ogni nuovo prodotto che introduciamo sul mercato nasce solo e unicamente dall'input dei clienti. La nostra filosofia è di trasformare in un prodotto reale un desiderio del cliente: qualsiasi cosa che risolva anche un piccolo problema rappresenta una innovazione. La ricetta del successo è quindi quella di progettare prodotti unici e innovativi, fornire un supporto tecnico di livello superiore ed essere sempre affidabili nella consegne.
Parliamo in generale del mercato analogico. Ha qualche dato a disposizione? Conferma dal suo punto di vista il ruolo fondamentale dell'analogica nel mondo digitale di oggi?
Linear è stata fondata nei primi anni 80, oltre trent'anni fa, proprio agli inizi dell'era digitale. I fondatori hanno sempre creduto che con il continuo crescere della tecnologia digitale ci sarebbe stata una conseguente e costante richiesta di nuove soluzioni analogiche. “Il mondo nasce analogico e finisce analogico”: la loro idea era corretta, e lo dimostra il fatto che il mercato analogico è passato dai circa 2 miliardi di dollari degli anni 80 agli oltre 40 miliardi di dollari di oggi. L'analogica, e in particolare le soluzioni analogiche per la gestione della potenza, continuano ad essere fortemente richieste nei segmenti di mercato più consolidati come l'industriale e l'automotive, ma anche nei mercati emergenti, come l'energy storage e l'Internet delle cose. Il focus di Linear è sempre stato e continua ad essere quello di essere il fornitore di soluzioni caratterizzate da funzioni analogiche di livello superiore. Siamo orgogliosi della nostra capacità di riuscire sempre anche nelle cose più difficili, andando ben oltre le capacità dei nostri concorrenti e offrendo ai clienti soluzioni a valore aggiunto che garantiscono la differenziazione dei loro prodotti finali.
L'industriale rimane il vostro mercato di riferimento. Con quali soluzioni supportate le esigenze di questo settore?
Nell'ambito dell'analogica il segmento industriale è passato dal 6% al 21%. Il sistema dell'ambiente industriale, e in particolare le applicazioni di automazione industriale, richiedono oggi più che mai del valore aggiunto che consiste in prodotti precisi e affidabili, che possono operare in un ampio range di temperatura, abbiano una efficiente gestione termica e soprattutto consumi energetici ridotti al minimo. Prodotti innovativi come la nostra famiglia di micromoduli, rispondendo a queste necessità, hanno guadagnato larga accettazione in questo mercato, riducendo i tempi di progettazione e risolvendo problemi di spazio sulla scheda. Oggi i progetti richiedono una notevole riduzione dell'energia utilizzata e il miglioramento delle prestazioni di sistema sotto la pressione di tempi di sviluppo sempre più brevi. Questa sfida si può vincere ad esempio con il nostro Power System Management LTpowerPlay, un software in grado di fornire il controllo e il monitoraggio dell'utilizzo della potenza. Questo è solo un piccolo esempio degli oltre 7000 innovativi prodotti analogici che Linear fornisce ai suoi clienti del mondo industriale.
Per quanto riguarda invece il mondo automotive, in che applicazioni e con che soluzioni siete coinvolti?
Solo guardando agli ultimi 4 anni vediamo una crescita dell'analogica nel mercato automotive che è passata dal 14% al 20%. Non solo oggi ci troviamo in un momento in cui il contenuto di elettronica presente in ogni autovettura è in costante esplosione, ma siamo testimoni di una rivoluzione nella progettazione delle automobili, dimostrata non solo dalla comparsa sul mercato dei veicoli ibridi ed elettrici, ma anche da una nuova generazione di sistemi di frenatura e di sterzo elettronici, di sistemi anticollisione o per la guida assistita, ecc. Tutto questo rappresenta per Linear una enorme opportunità che concretizziamo con un'offerta di soluzioni innovative che spazia dai sistemi per il monitoraggio delle batterie a quelli per la gestione dei sistemi di illuminazione. Oggi, dopo alcuni anni di intenso lavoro, i clienti del settore automotive ci riconoscono la qualità, l'affidabilità e il valore di differenziane che i nostri prodotti portano e ci prospettano un futuro ancora più interessante.
Led lighting, smart grid, veicoli elettrici, comunicazioni wireless, energy harvesting. A quali di queste applicazioni di tendenza guardate con più interesse?
Si tratta di applicazioni che, ognuna a suo modo, rappresentano per Linear interessanti opportunità. Offriamo al mercato diverse famiglie di Led driver utilizzati in applicazioni che spaziano dall'automotive all'illuminazione generale, che forniscono altissima efficienza, basso rumore e ingombri ridotti alle applicazioni che necessitano di prestazioni e affidabilità. Wireless networking ed energy harvesting sono mercati emergenti che offrono opportunità illimitate. Immaginate milioni di piccoli oggetti intelligenti connessi tra loro e autonomi nell'alimentazione. La nostra tecnologia wireless SmartMesh garantisce una soluzione completa con sensori capaci di recuperare energia dalle fonti presenti nell'ambiente. Per non parlare del fermento che vivono in generale le comunicazioni, a cui proponiamo soluzioni RF e per la signal chain ad alte prestazioni che supportano tutti gli standard mondiali.
Mi può segnalare un prodotto immesso sul mercato nell'ultimo anno che considera di successo e innovativo?
Ogni anno Linear introduce sul mercato oltre 100 nuovi prodotti e per questo non mi è facile sceglierne uno che reputo più innovativo. Ce ne sono però tre, introdotti recentemente, che reputo degni di nota. L'LT8614 Silent Switcher, un regolatore di commutazione step-down sincrono da 4 A con tensione di ingresso di 42 V che riduce le emissioni Emi/Emc di oltre 20 dB, e anche con frequenze di commutazione superiori a 2 MHz, assicura un rendimento del 96% mantenendo la corrente di riposo al di sotto di 2,5µA in condizioni di stand-by. L'LTC2378-20 è invece un convertitore analogico-digitale Sar a 20 bit e 1 Msps senza latenza con un errore di non linearità integrale eccezionalmente basso di 0,5 ppm, ideale quindi per applicazioni di precisione, quali il monitoraggio dell'attività sismica e la produzione di semiconduttori. Infine posso citare l'LTC5551 un mixer RF di conversione down con elevatissimo intervallo dinamico per le applicazioni che richiedono prestazioni al massimo livello.
Parliamo dell'acquisizione di Dust Networks. Come sono state accolte le nuove soluzioni dal mercato? Quali applicazioni avete ad oggi approcciato?
Nel 2012 abbiamo acquisito Dust Networks, un fornitore di tecnologia per reti di sensori wireless per applicazioni industriali, per incrementare la nostra offerta nell'ambito dell'Industrial Internet. Le applicazioni legate all'Internet delle cose anche in ambito industriale stanno crescendo a una velocità incredibile, pervadendo i mercati più diversi. La possibilità di mettere un sensore in qualsiasi parte sia necessario, anche in ambienti remoti e dove l'energia non è disponibile, e di ricevere dalle cose tutte le informazioni necessarie, porta a una maggior efficienza produttiva, a posti di lavoro e infrastrutture più sicure e all'offerta di nuovi servizi. Basta pensare al monitoraggio strutturale del suolo nei pozzi minerari, alla creazione di una infrastruttura di sensori che collega tutta la città, piuttosto che alla possibilità di controllare la profondità del manto nevoso in bacini montani critici o di ottimizzare la temperatura nei data center per ridurre al minimo i consumi di energia. Le applicazioni sono impensabili, anche se non posso nascondere che i prodotti Dust sono costosi, complessi e si indirizzano a mercati specifici e ad applicazioni di nicchia con particolari esigenze di bassi consumi ed elevata affidabilità. Per questo abbiamo fatto un accordo con BlueWind, una piccola società specializzata nel wirless, che ci supporterà per far capire al mercato queste rivoluzionarie soluzioni.
Dai primi tre mesi di questo 2014 è già in grado di fornire qualche indicazione sull'andamento del mercato e sulle prospettive per l'anno in corso?
Per scelta operiamo su mercati più stabili e meno soggetti alle fluttuazioni e il nostro fatturato mostra quindi picchi di crescita più bassi ma anche cadute più limitate.
Personalmente ho assistito nei primi mesi dell'anno a indicazioni, se non di definitiva ripartenza, di costante crescita. I numeri ci sono, sono in linea con le previsioni e le prospettive positive, confermate dal backlog e dal book-to-bill, ci fanno pensare che si possa trattare di una situazione continuativa, che anche nei prossimi mesi ci porterà risultati positivi. Ovviamente non è ancora possibile fare previsioni a lungo termine, ma almeno la prima metà dell'anno è stata confortante. Personalmente sono anche confidente sulla situazione politica e sulla possibilità del nostro Paese, e penso che sia ancora possibile uscire dal tunnel, lavorando tutti insieme, dando fiducia ai giovani, detassando e motivando a investire in Italia, per fare il bene del nostro Paese.