Finalmente si stanno chiudendo sei mesi “di prova” dominati da una ripresa che - sebbene nei primi mesi dell'anno fosse solo una speranza - con il passare del tempo si è tramutata in una vera e propria certezza.
E' vero che ci sono molti che continuano a ripetere che la vera crisi non si è ancora presentata in tutta la sua gravità, che le vere difficoltà cominceranno a vedersi solo a partire dal prossimo autunno, ed è senz'altro vero che lo scossone finanziario si abbatterà su certi comparti sociali solo a scoppio ritardato; ma vivaddio, un po' di ottimismo possiamo permettercelo e possiamo anche permetterci di mettere da parte (almeno per un po') le pratiche scaramantiche e goderci qualche settimana di relax estivo!
A contribuire a questo (sempre cauto) ottimismo ci sostengono i recenti dati di provenienza Zvei sui valori relativi al mercato mondiale dei pcb fra il 2008 e il 2010, dati che prevedono - per l'anno in corso - una crescita media del 18%, con una ripresa del 20% dei mercati asiatici (trascinati da una Cina veramente irrefrenabile), seguiti da Europa (18%), America (16%) e Giappone (15%). Settori di traino, naturalmente, quello dell'elettronica dell'automobile e quello dei dispositivi elettronici in genere, questi ultimi che si attesteranno - entro al fine dell'anno in corso - su valori addirittura superiori a quelli del 2008.
L'atmosfera positiva è dunque sensibile: le ultime manifestazioni fieristiche di qua e di là dall'oceano hanno confermato sensazioni ed entusiasmi con una chiarezza che da tempo non percepivamo. La tenuta del numero degli espositori in occasione di fiere importanti come l'SMT/HYBRID/PACKAGING di Norimberga (nonostante la diffusa disaffezione per gli eventi espositivi), così come l'aumento dei visitatori alla manifestazione bavarese hanno confermato quell'entusiasmo di fondo che avevamo percepito all'indomani dell'APEX di Las Vegas. Con altri numeri, certo (mai raggiungeremo in Europa crescite di partecipazione del 49%, così come avvenuto ad aprile nella città dei casinò), ma che comunque ci confermano ancora una volta che quanto sperimentato oltreoceano viene - con un minimo scarto temporale - a ripresentarsi prima o poi anche in Europa.
Si conclude dunque positivamente un ciclo iniziato a partire dagli ultimi mesi del 2009, un ciclo che anche per noi sembra garantire buone speranze di continuazione per il resto dell'anno. Eventi e progetti ci hanno dato le soddisfazioni che speravamo negli ultimi mesi, quindi siamo particolamente ben disposti per il futuro. Certo, terremoti finanziari, aumenti discriminati dei prezzi delle materie prime, atteggiamenti delle controparti asiatiche non proprio limpidi e cristallini non ci permettono di stare con la guardia abbassata; ma siamo abituati a stare in trincea noi dei c.s., quindi i prossimi mesi non ci spaventano più di tanto.