Murata ha introdotto i più piccoli risonatori MEMS operanti a 32,768 kHz: grazie ai dispositivi della nuova serie WMRAG sarà possibile ridurre in modo significativo dimensioni e consumi di dispositivi indossabili e per applicazioni IoT. La richiesta di componenti elettronici compatti che consumano meno potenza da utilizzare in dispositivi digitali destinati ad applicazioni IoT e indossabili, dove dimensioni e durata operativa sono elementi critici per l'affermazione sul mercato, è in costante crescita. Poiché un gran numero di moderni dispositivi richiede una temporizzazione accurata, aumenta la richiesta di risonatori a basso consumo che devono operare in modo continuo al fine di fornire i segnali di temporizzazione.
Realizzati sfruttando una tecnologia MEMS miniaturizzata, i nuovi risonatori della linea WMRAG assicurano un'elevata stabilità in frequenza con una deriva in temperatura < 160 ppm sull'intero intervallo di temperature operativa compreso tra -30 e 85 °C. L'accuratezza in frequenza iniziale è pari a ±20 ppm, un valore del tutto paragonabile a quello di più sofisticati (e costosi) risonatori a cristalli.
Un condensatore di capacità pari a 6,9 pf integrato permette di ridurre il numero di componenti necessari per realizzare il circuito che genera il segnale del clock di riferimento, che si traduce da un lato in una diminuzione degli ingombri e dall’altro in una maggiore flessibilità in fase di progettazione della soluzione.
Di dimensioni pari a soli 0,9x0,6x0,3 mm, il nuovo risonatore MEMS è di oltre il 50% più piccolo rispetto a un tradizionale risonatore a cristalli operante a 32,678 kHz che misura 1,2x1x0,3 mm. Fornito in package WL-CSP (Wafer-Level Chip Scale Packaging), questo risonatore può essere completamente integrato in un circuito realizzato con materiale semiconduttore omogeneo.
Grazie al ridotto valore della resistenza equivalente serie (ESR), pari a 75 kΩ, il nuovo risonatore può generare segnali del clock di riferimento stabili diminuendo il guadagno del circuito integrato. Test interni eseguiti da Murata hanno indicato che l’uso di questi dispositivi permette di ridurre del 13% I consumi di potenza rispetto ai risonatori a 32,768 tradizionali.