Dobbiamo essere capaci di guardare a questa situazione in modo diverso. È il pensiero di Maximilian Huber, Presidente di Sharp Microelectronics Europe, società con sede ad Amburgo affiliata del di Sharp Corporation, colosso giapponese delle tecnologie digitali. Huber sostiene che è vero che stiamo vivendo la peggior crisi dal dopoguerra, e che ci sono alcuni settori come l'automotive che si trovano in serie difficoltà, ma è anche vero che non si può e non si deve rimanere passivi in questa situazione: anzi, l'atteggiamento più corretto è di insistere negli investimenti e puntare tutto sulla futura crescita del proprio core business, che per Sharp Microelectronics è da ricercarsi nel settore dei display a cristalli liquidi, da sempre punto di forza dell'azienda, nell'illuminazione a Led e nelle celle solari per diverse applicazioni.
Che strategie avete deciso di attuare in un momento di criticità come l'attuale?
La situazione è critica per tutti, e Sharp non ne è ovviamente immune. Le nostre vendite si sono ridotte così come è diminuita la redditività, tuttavia siamo e rimaniamo una società profittevole, in grado di investire e di rimanere sempre in prima linea a livello di sviluppo tecnologico. Fermando oggi gli investimenti non si fa altro che prolungare la crisi, e il rischio è poi quello di trovarsi assolutamente impreparati a gestire la ripresa e a soddisfare la nuova domanda. Noi quindi stiamo continuando a investire, anche se ovviamente come sempre accade nei periodi difficili, stiamo razionalizzando le nostre procedure. Così il processo di investimento è ovviamente più rigoroso e severo rispetto al passato. Per questo il gruppo ha deciso di focalizzare i propri investimenti nella costruzione di una nuova fabbrica di decima generazione a Sakai, in Giappone, proprio perché c'è la convinzione che questi avanzamenti tecnologici avranno in futuro un forte impatto su diversi settori di mercato. Ovviamente stiamo anche proseguendo in un processo di riorganizzazione, iniziato comunque da diverso tempo e che non ha a nulla a che fare con la attuale situazione economica, ma che prevede il passaggio da un orientamento basato sul prodotto a un orientamento basato sull'applicazione con l'obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.
Che ritorno vi aspettate di questo consistente investimento?
Con l'inizio della produzione a Sakai Sharp sta preparando il terreno per una nuova generazione di stabilimenti “thin film technology” altamente integrata. Entro il 2010, su un'area di 12,7 ettari, sorgerà il primo stabilimento al mondo di Lcd di decima generazione, che a partire dal marzo 210 sarà in grado di produrre 72,000 substrati di vetro al mese dalle dimensioni di 2,85 x 3,05 metri che saranno trasformati direttamente all'interno degli stabilenti in pannelli Lcd, televisori a schermo piatto e monitor. Anche la produzione di componenti importanti come vetri, filtri colarti e polarizzatori avverrà all'interno dello stabilimento in modo che i singoli processi produttivi della catena di produzione si concatenino alla perfezione semplificando notevolmente la logistica tra i processi. Tutto questo ci porterà a una produzione ad alta efficienza di display di grande formato e alla conseguente apertura degli Lcd a nuovi mercati e applicazioni.
A che applicazioni si riferisce?
Penso sicuramente al settore dell'e-signage. Basta pensare che nel 2008 gli schermi a cristalli liquidi hanno superato i pannelli al plasma e che, secondo le stime dei ricercatori di mercato supereranno entro tre o quattro anni anche i sistemi di proiezione ormai affermati nell'e-signage. Sto parlando di un mercato che sta registrando in Europa tassi di crescita particolarmente elevati, che superano il 60% annuo e che presenta enormi potenzialità. Basta pensare all'utilizzo della tecnologia di e-signage per le scale mobili. Per rendere più efficace la pubblicità nelle scali mobili sono stati infatti ideati dei sistemi di e-signage in cui le immagini vengono passate da schermo a schermo permettendo agli utenti di vedere un breve filmato durante il tragitto. Si tratta di un'applicazione che sta riscuotendo un grande successo, testata sul campo nel 2005 in una stazione della metropolitana di Londra lungo una scala mobile di 40 metri, in cui sono stati utilizzati 65 schermi da 23”. Oggi nelle scale mobili delle metropolitane londinesi sono installati circa 1750 schermi per applicazioni di e-signage. Ad oggi nel mercato dell'e-signage vengono richiesti pannelli di dimensioni comprese tra i 40” e i 50”, ma la tendenza è verso l'utilizzo di dimensioni sempre maggiori. In quest'ottica abbiamo presentato il display a cristalli liquidi più grande del mondo di 108” con una diagonale di 2,75 metri, superando il range dimensionale dei manifesti luminosi attualmente utilizzati in città.Recentemente abbiamo anche inserito sul mercato dei pannelli Lcd Tft in formato 82”, con potente retroilluminazione e struttura ottica altamente trasmissiva che garantiscono una luminosità di 1500 cd/m2 adatta a mostrare pubblicità in formato digitale con immagini brillanti anche all'esterno, una durata di oltre 60.000 ore di funzionamento continuo, e la riduzione al minimo della manutenzione.
Lo stabilimento di Sakai sarà quindi totalmente dedicato alla produzione di Lcd?
Assolutamente no. A Sakai non nasce solo la fabbrica di Lcd più moderna al mondo. Nella stessa area stiamo infatti costruendo uno stabilimento per la produzione di celle solari basate anch'esse sulla tecnologia delle pellicole sottili. Grazie alla vicinanza fisica delle due linee produttive, una dedicata agli Lcd e l'altra al solare, sarà possibile sfruttare le sinergie in modo mirato. Sempre dal marzo 2010 nel nuovo stabilimento verranno prodotti moduli solari con una potenza totale di 1 GW. Esattamente come per la produzione di Lcd i substrati di vetro decisamente più grandi permettono una maggiore efficienza nella produzione e quindi permetteranno anche nuove applicazioni. La parola chiave per noi è “solar solution”: le celle solari economicamente più convenienti trovano impiego non solo nei pannelli fotovoltaici di lunga durata. La loro integrazione è pensabile in applicazioni di consumo che hanno una vita più breve e sono più sensibili al prezzo. Penso ad esempio ai telefoni cellulari o agli elettrodomestici a batteria. Essendo posizionati tra i maggiori produttori di celle solari, intendiamo sostenere, nel prossimo futuro, in modo mirato anche queste applicazioni alternative del fotovoltaico. Penso ai sistemi di illuminazione a energia solare. I componenti chiave qui non sono solo le celle solari. Grazie alla maggior potenza luminosa dei Led è possibile alimentare con degli accumulatori delle lampade di luminosità sufficiente che si caricano di giorno grazie al fotovoltaico. I diodi luminosi ad altro rendimento necessitano solo dell'11% circa di energia elettrica rispetto alle lampadine a incandescenza fornendo la stessa luminosità.
Quindi puntate anche sullo sviluppo del mercato dei Led?
Credo che quella dei Led sia una tra le più importanti innovazioni dell'elettronica e che il futuro in fatto di tecnologia luminosa appartenga sicuramente ai Led. Per via della loro sempre maggiore efficienza luminosa i Led offrono un immenso potenziale per il risparmio energetico, fungendo sia da retroilluminazione per i display che da fonte luminosa per l'illuminazione. Secondo i nostri studi, la produzione di corrente elettrica annuale potrebbe essere ridotta di 14 centrali elettriche, con un risparmio di 34 milioni di tonnellate di anidride carbonica, se gli 1,2 miliardi televisori a tubo catodico attualmente in funzione nel mondo fossero sostituiti da televisori a schermo piatto a cristalli liquidi. Quello dell'illuminazione allo stato solido è sicuramente un settore in forte espansione.
Quanto siete coinvolti nelle applicazioni automotive e come vedete il futuro del settore?
Fino ad oggi la crescita del mercato dei display Lcd all'interno dell'auto è stata trainata dai sistemi di intrattenimento posteriore per la visione di programmi Tv, e Dvd, e dai sistemi di navigazione. Nell'ultimo periodo si è invece assistito a un'accelerazione del processo di integrazione dei display all'interno della strumentazione. Si tratta di display concepiti per visualizzare informazioni rilevate da indicatori, come il tachimetro, e allo stesso tempo immagini che ampliano il campo visivo del conducente e forniscono indicazioni visive e avvisi di sicurezza grazie a telecamere e sensori installati nel veicolo e collegati al display. Sharp sta continuando a investire nella digitalizzazione completa della strumentazione dei veicoli, proponendo display con un elevato contrasto che garantisce elevata leggibilità e incredibile profondità del colore nero, senza rinunciare all'affidabilità e alla resistenza, caratteristiche imprescindibili per installazioni in auto. Per quanto riguarda i Led posso dire che quello dell'auto sarà un mercato sempre più importante, soprattutto quando si saranno raggiunti prezzi più contenuti. Attualmente i Led sono essenzialmente utilizzati all'interno dell'abitacolo dei veicoli come retroilluminazione dei cruscotti e come lampade indicatrici, ma stanno già guadagnando terreno anche nell'illuminazione esterna dei veicoli. Sempre al mercato automotive proponiamo moduli Ccd per videocamere per retromarcia e stiamo sviluppando dei sensori Cmos per sistemi di assistenza alla guida. È innegabile che il mercato stia vivendo un momento di profonda crisi, ma è anche vero che sta vivendo una importante fase di trasformazione attraverso un'adozione sempre più massiccia dell'elettronica.
E per quanto riguarda invece il segmento industriale?
Anche nel settore industriale i display Lcd stanno prendendo sempre più piede, grazie a una offerta di soluzioni “wide screen” che offrono un'area aggiuntiva di schermo utilizzabile ad esempio per menù interattivi senza dover ridurre lo spazio per l'immagine reale generata dall'applicazione, e soprattutto grazie alla disponibilità di soluzioni con retroilluminazione Led che consente una rapida risposta anche basse temperature e una tensione di esercizio a basso voltaggio. Questo ne consente l'utilizzo in ambienti a rischio di esplosione come siti produttivi, dove vengono trattate grandi quantità di polveri, dove vengono lavorate farine o manipolati liquidi infiammabili, come nell'industria petrolchimica. La retroilluminazione a Led, rende dunque oggi i display indicati ovunque le difficili condizioni di impiego si combinano con una luminosità variabile, come all'esterno in macchine agricole o da cantiere, piuttosto che nei trasporti.