Sei step per pianificare ed evitare i costi dell’obsolescenza

Rochester contro l'obsolescenza

L'obsolescenza è inevitabile. Il tempo avanza, la tecnologia invecchia, ma l'obsolescenza non è la "fine del mondo". I prodotti obsoleti possono ancora essere disponibili; i prodotti obsoleti possono ancora essere gestiti; i prodotti obsoleti possono far risparmiare le aziende. È una sfida che richiede organizzazione e preparazione, ma che va affrontata per migliorare la situazione. Rochester Electronics illustra 6 step per la gestione dell'obsolescenza dei componenti.

La gestione dell'obsolescenza inizia nelle fasi di progettazione e definizione del prodotto.

La selezione dei componenti in fase di sviluppo è un fattore decisivo per potenziali riprogettazioni e riqualificazioni premature del prodotto. Sappiamo tutti che esistono prodotti lanciati con componenti obsoleti. Si tratta di un problema particolarmente rilevante per i clienti con lunghi cicli di sviluppo e qualificazione. Le fasi di progettazione e qualificazione di nuovi aerei, automobili o controllori industriali in genere richiedono fino a 5 anni. Aggiungendo 5-7 anni di produzione e 7-10 anni di assistenza post-vendita, non è raro che siano necessari più di 20 anni di fornitura di componenti.

La scelta della tecnologia e del fornitore di componenti giusti può avere un impatto notevole sulla disponibilità a lungo termine. Le fonti a più basso costo potrebbero non essere la scelta migliore per l'approvvigionamento a lungo termine.  È difficile ottenere garanzie assolute sulla disponibilità delle scorte nel lungo periodo, per via di eventuali disastri naturali imprevisti, instabilità del mercato e acquisizioni di prodotti, che non possono essere previsti con anni di anticipo. Pertanto, un fornitore affidabile deve dimostrare un processo di transizione comprovato dal fine vita (EOL) alla fornitura autorizzata a lungo termine, e una produzione a lungo termine. È imperativo chiedere a tutti i fornitori quali sono i loro obiettivi in termini di disponibilità a lungo termine.

Domande chiave da considerare:

  • Qual è lo stato del ciclo di vita dei componenti nel corso della vita dell'applicazione?
  • I componenti chiave del progetto (microcontrollori con software, FPGA o ASIC) sono documentati in modo esauriente?
  • I veri file di progettazione (VHDL, Spice-Models, Test-Vectors) possono essere conservati e archiviati in fase di progettazione per permettere una ricostruzione, nel caso in cui si verifichino imprevisti?
  • Il progetto include proprietà intellettuale?  In tal caso, la capacità di "porting" (trasposizione) di tali progetti quando i componenti diventano obsoleti sarà compromessa o soggetta a nuove licenze e royalty.

Comprendere i costi totali dell'obsolescenza

È importante comprendere e modellare i costi e i rischi associati all'obsolescenza.  L'obsolescenza dei componenti non è mai solo un problema di acquisto da affrontare in un secondo momento.

Domande chiave da considerare:

  • Il piano di progetto deve includere un aggiornamento o una riprogettazione del prodotto nel corso del suo ciclo di vita? Se sì, come sarà finanziato?
  • Come si terrà conto del capitale impegnato nell'approvvigionamento di componenti a lungo termine?
  • Quale sarà l'impatto dell'obsolescenza dei componenti sugli impegni di supporto post-vendita?
  • Che effetto avrebbe un ciclo di vita del prodotto più breve sui tuoi clienti e utenti finali

Pianificare l'obsolescenza e gestire le risorse

Se le tue apparecchiature sono caratterizzate da qualifiche, produzioni o vita utile lunghe, dovrai affrontare l'obsolescenza dei componenti.  I produttori che si lasciano prendere alla sprovvista dall'obsolescenza dei componenti e la affrontano come un inconveniente da superare pagheranno il prezzo in termini di interruzioni, costi e rischi.

Le organizzazioni migliori utilizzano personale specializzato e multidisciplinare per la gestione dell'obsolescenza.  La pianificazione preventiva da parte di acquirenti, ingegneri dei componenti, progettisti e responsabili di programma può ridurre o eliminare costi e rischi. Come si suol dire, "il diavolo si nasconde nei dettagli" e l'analisi dei costi deve essere effettuata linea per linea. L'obsolescenza inattesa di un transistor da un centesimo potrebbe potenzialmente bloccare un programma, così come l'obsolescenza del microcontrollore principale.

Identifica le notifiche di cessazione di produzione (PDN) importanti che possono interessare la tua attività e monitorale

Il monitoraggio proattivo del ciclo di vita dei componenti è fondamentale per anticipare eventuali problemi. Esistono ottimi strumenti commerciali che tengono traccia del ciclo di vita di un componente, dei tempi di consegna e delle modifiche alle specifiche. Tali strumenti consentono di attivare avvisi in caso di PDN. Ricorda che questi strumenti utilizzano gli attuali indicatori di mercato per stimare la vita residua dei componenti.

Esistono database di gestione generici che consentono agli utenti di caricare le strutture delle distinte base (DiBa) dei prodotti nel database, evidenziando tutte le PDN relative ai prodotti specificati. Ogni produttore ha il proprio formato di PDN. Valutare e registrare manualmente tutti i codici articolo interessati può richiedere molto tempo. Alcune PDN possono contenere oltre 500 codici articolo.

Per i produttori è sempre più difficile sapere quali sono le PDN che interessano i loro prodotti. A causa della crescente integrazione dei sistemi e dell'uso di processi di elaborazione integrati, il controllo delle DiBa è in mano a fornitori di livello inferiore.  L'obsolescenza dei componenti mal gestita in una di queste aree può comunque comportare una riprogettazione non necessaria per il proprietario dell'intero sistema, con tutti i costi associati.

Domande chiave:

  • I tuoi fornitori secondari condivideranno le loro DiBa?
  • I fornitori di livello inferiore dispongono di adeguati processi di gestione dell'obsolescenza?

Sebbene molti dei migliori produttori di componenti elettronici (CEM) offrano una gestione proattiva del ciclo di vita dei componenti come un servizio, altri sono totalmente reattivi. È importante sapere se un CEM dispone di un adeguato processo di gestione dell'obsolescenza. Le notifiche PDN sono tipicamente rivolte solo agli acquirenti diretti del componente negli ultimi 2 anni. Una produzione intermittente o irregolare, o un supporto post-vendita di basso livello, potrebbero non innescare la notifica PDN.

Last-Time-Buy (LTB): cosa si prevede?

Le previsioni non sono una scienza esatta e, purtroppo, è probabile che siano imprecise. È difficile prevedere con anni di anticipo le esigenze dei prodotti o le possibili perturbazioni del mercato.  Se prevedere la produzione è difficile, prevedere con precisione le esigenze post-vendita può rivelarsi una vera sfida.  Sottovalutando queste esigenze si rischia di cessare prematuramente un prodotto e di perdere fatturato. Sovrastimando queste esigenze si rischia di accumulare capitale inutile in stock e pagare costi di stoccaggio eccessivi. Inoltre, se in futuro è prevista una riprogettazione per limitare le spese associate al LTB, è necessario tenere conto dei costi di progettazione, riqualificazione e dell'opportunità di utilizzare preziose risorse ingegneristiche.

Sebbene non siano molte le alternative al tradizionale ordine LTB, la collaborazione con un fornitore con un percorso di transizione EOL consolidato permette di avere scorte e produzioni autorizzate costanti senza rischi. Se la domanda aumenta, le riprogettazioni vengono ritardate o gli obblighi di servizio vengono prolungati, i partner dell'aftermarket saranno in grado di soddisfare le esigenze aziendali. Questi fornitori offrono un ulteriore livello di sicurezza al processo di previsione.

 

Acquista da fonti autorizzate al 100%

È diffusa la convinzione errata che, dopo la cessazione della produzione di un componente da parte del produttore originale, le fonti non autorizzate o del mercato grigio siano l'unica alternativa. L'acquisto privo di rischi da un fornitore aftermarket autorizzato dovrebbe essere sempre la prima scelta.

I rischi di contraffazione e i componenti di scarsa qualità provenienti da fonti non autorizzate rappresentano un rischio significativo per i rendimenti di produzione e per il tasso medio fra i guasti (MTBR, dall'inglese Mean Time Between Failures) sul campo. I test di qualità inferiori o al di sotto degli standard effettuati da terze parti non autorizzate offrono una falsa sicurezza sul collaudo dell'autenticità. Questa imitazione dei test è una copia visiva, a raggi X o parziale dei processi di test del produttore originale. Raramente viene offerto il test tri-temp completo e c'è sempre il rischio che i componenti di tipo commerciale vengano marchiati nuovamente come componenti industriali, automobilistici o militari.

I rischi legati ai componenti non autorizzati includono:

  • Manipolazione inadeguata: il risultato è il danno da scariche elettrostatiche (ESD) e la distruzione del dispositivo. All'esterno non ci sarà alcuna traccia di guasto.
  • Stoccaggio inadeguato: calore, freddo o umidità eccessivi in qualsiasi momento della vita di stoccaggio. Questo può portare alla corrosione del piombo esterno e al deterioramento delle saldature o alla penetrazione di umidità nel dispositivo in plastica e a un guasto catastrofico del dispositivo, poiché è soggetto a temperature di rifusione.
  • Documentazione falsa che imita le specifiche originali o che falsa i test eseguiti.
  • Componenti recuperati, rimarcati o reincapsulati e spacciati per un altro prodotto.

Sono stati segnalati anche problemi di qualità legati a sostanze chimiche estranee. I prodotti chimici di pulizia utilizzati per recuperare, lavare e marcare nuovamente i componenti usati migrano lentamente nei prodotti, mettendo in cortocircuito e corrodendo i fili di collegamento e i pad. I test superficiali non garantiscono il rilevamento di questi difetti. I componenti recuperati non solo possono superare questi test, ma anche sopravvivere per un certo periodo in servizio. Tuttavia, gli inevitabili guasti distruggeranno i dati MTBR, riducendo l'affidabilità e danneggiando la tua reputazione.

I produttori di componenti originali (OCM) non forniscono garanzie per i prodotti acquistati tramite canali non autorizzati. Molti vietano esplicitamente la vendita di componenti a fonti non autorizzate.

Le fonti autorizzate, come Rochester Electronics, garantiscono un approvvigionamento privo di rischi e sono l'unica opzione davvero sicura per mantenere le linee di produzione dei clienti operative in caso di carenze, allocazione e obsolescenza. 

I rivenditori pienamente autorizzati, come Rochester Electronics, sono conformi allo standard aerospaziale SAE, AS6496. In poche parole, sono autorizzati dall'OCM per la fornitura di prodotti tracciabili e garantiti senza la necessità di effettuare test di qualità o affidabilità perché i componenti provengono dall'OCM. Rochester è autorizzato al 100% da oltre 70 produttori leader nel settore dei semiconduttori.

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