Nei due decenni scorsi, specie negli ultimi sette anni, il settore dei semiconduttori è stato interessato da una lunga serie di fusioni e acquisizioni (M&A) che hanno portato a un suo consistente consolidamento. Le fusioni e i consolidamenti sono importanti accordi multimiliardari che vanno nella direzione della razionalizzazione del futuro del settore dei semiconduttori.
Se si pensa che, secondo Statista, nel 2021 le vendite di semiconduttori dovrebbero raggiungere i 527,2 miliardi di dollari a livello globale, non è difficile capire il perché di questa tendenza.
Solo negli ultimi 5-10 anni, abbiamo assistito ad almeno otto grandi acquisizioni, tra cui:
• Broadcom, acquisita nel 2015 da Avago per 37 miliardi di dollari.
• International Rectifier, acquisita sempre nello stesso anno da Infineon per 3 miliardi di dollari.
• Fairchild, acquisita nel 2016 da ON Semiconductor per 2,4 miliardi di dollari.
• Linear Technology, acquisita nel 2016 da Analog Devices per 14,8 miliardi di dollari.
• Atmel, acquisita nel 2016 da Microchip per 3,56 miliardi di dollari.
• Intersil, acquisita nel 2016 da Renesas per 3,2 miliardi di dollari.
• Cypress, acquisita nel 2020 da Infineon per 9,78 miliardi di dollari.
• Nel 2021, Analog Devices ha anche acquisito Maxim Integrated per 20 miliardi di dollari.
• E le grandi acquisizioni continuano.
Riteniamo che questo tipo di accordi proseguirà per diverse ragioni: la tecnologia continua a evolversi, i tassi d'interesse sono bassi, mentre le capitalizzazioni del mercato e i prezzi delle azioni degli acquirenti sono alti. Tutto ciò agevola gli accordi azionari e facilita il prestito di denaro. Non dimentichiamo poi i nuovi mercati in crescita, tra cui il 5G, l'intelligenza artificiale, l'apprendimento automatico, il settore automotive con i veicoli elettrici, senza trascurare i sensori IoT, tutti ambiti in cui i semiconduttori trovano impiego. Le acquisizioni sono un modo efficiente per allargare l'offerta di un fornitore e garantire ai clienti finali una soluzione affidabile.
Un caso è Digi-Key ad esempio, che – col suo vasto portafoglio di prodotti – ha svolto un ruolo importante nell'ottica di questo consolidamento del mercato. Ad ogni acquisizione, normalmente erano già presenti in catalogo i prodotti di entrambe le aziende. Il risultato è stata una molteplicità di sinergie tra le società fuse che ha dato un'ulteriore dimostrazione della stabilità tipica di un’azienda come Digi-Key.
Vantaggi per i fornitori
Spesso, quando in un'azienda si parla di acquisizione o di fusione, i dipendenti temono i cambiamenti incombenti, ma per le aziende di semiconduttori i vantaggi delle fusioni sono molteplici e significativi. Ovviamente, dal punto di vista del fornitore il più grande è rappresentato dalla speranza e dall'aspettativa che il risultato di 1+1 sia superiore a 2. Le operazioni di questa portata richiedono un grande lavoro di riflessione e previsione e ci sono buone probabilità che a lungo termine siano molto vantaggiose da un punto di vista economico.
Man mano che un fornitore amplia il proprio portafoglio questo diventa più prezioso per il suo cliente, in quanto può offrire più componenti e dunque rappresentare una porzione più grande dell'intera soluzione. Attraverso varie acquisizioni che permettono di ottenere una soluzione completa, il fornitore può vendere soluzioni invece di singoli prodotti, aumentando quindi notevolmente la propria redditività e l'importanza per il cliente finale. Vendendo di più, aumenta anche il suo potere d'acquisto collettivo, per cui può acquistare più materie prime, incrementare la capacità e, auspicabilmente, diventare più competitivo.
Cambiamenti di tendenze
Abbiamo anche visto che i talenti migliori rimangono nel settore, mentre i team e la leadership cambiano. Vent'anni fa le cose probabilmente sarebbero andate diversamente e l'azienda acquirente avrebbe fatto tabula rasa. Ma il settore e questa tendenza al consolidamento si stanno evolvendo e gli acquirenti ora valutano i diversi punti di forza dei team e della leadership delle aziende che acquisiscono e riconoscono il vantaggio di continuare ad affidare alla leadership la gestione dell'attività. Il processo è diventato molto collaborativo e, da parte nostra, aiutiamo attivamente i nostri partner a promuoverlo.
Nel caso di Digi-Key si tratta di una transizione senza soluzione di continuità perché non c'è nessuna curva di apprendimento su come commercializzare i prodotti, lavorare con il fornitore e trattare con il suo team. Sono tutti aspetti che l’azienda americana conosce molto bene. Inoltre, grazie al know-how tecnico del team aziendale, si comprendono molto bene le sinergie dei prodotti. In questo caso Digi-key può prendere gli elementi e i punti di forza di entrambe le aziende e commercializzarli alla comunità tecnica globale, promuovendo il frutto della fusione come un'azienda ancora più forte.
Dato che le grandi aziende continuano a diventare sempre più grandi, gli inventori di nuove tecnologie e prodotti potrebbero essere preoccupati di non riuscire a competere con questi giganti. E in un certo senso non ci riusciranno. Ma gli inventori con offerte realmente nuove e all'avanguardia non avranno bisogno di competere, avranno invece più opportunità di essere acquisiti. Quelli con una tecnologia che fa veramente la differenza, probabilmente saranno acquistati molto presto da un fornitore intelligente e competente.
Trasformare il settore per il futuro
Guardando al futuro del settore, si prevede che i fornitori più grandi offriranno portafogli più ricchi poiché acquisiranno aziende con prodotti sinergici per ampliare l'offerta di prodotti ai propri clienti. Potranno andare da un cliente o da un ingegnere con offerte più complete e promuovere la vendita di una soluzione, non di un semplice gadget che lascia il tempo che trova.
Le aziende hanno imparato che più sono importanti per un cliente, maggiore è il rispetto che ottengono. Se guardiamo a 25 anni fa, ognuno cercava di vendere il proprio singolo componente, mentre negli ultimi 5-10 anni sono state vendute vere e proprie soluzioni. I fornitori hanno scoperto che i clienti sono più interessati a chi può offrire non tanto un prodotto quanto una soluzione. Ad esempio, un fornitore che ieri vendeva solo un singolo sensore a fusibile è più probabile che oggi commercializzi 7 o 8 componenti che formano una soluzione, facilmente alla portata dei clienti.
Ci si aspetta che queste acquisizioni continuino nei prossimi anni. Attualmente le aziende dispongono di molta liquidità e probabilmente non la lasceranno giacere in banca, ma la investiranno in un portafoglio che porti profitti e incrementi il valore delle loro azioni. E, dato che le aziende continuano a diversificarsi, c’è da aspettarsi che le fusioni e acquisizioni si spingeranno anche oltre il settore dei soli semiconduttori.