La Commissione Europea ha inserito la microelettronica tra le sei Key Enabling Technologies (KETs) indispensabili per lo sviluppo dell’Europa. Negli anni ’80 Pasquale Pistorio, manager con un’eccezionale intelligenza strategica, parlava dei semiconduttori come del petrolio del XXI secolo. Sosteneva: “nessun sistema industriale avanzato può progredire senza un accesso controllato alla tecnologia dei semiconduttori.” I fatti stanno dimostrando che aveva ragione.
Speciale applicazioni - dove e come l'elettronica fa la differenza
Oggi la microelettronica è la linfa vitale dell’innovazione.
Non sarà certo un caso se il fatturato globale dei chip, nonostante gli scossoni ciclici a cui è sottoposto, dal 2012 è cresciuto a un ritmo medio composto del 5% all’anno. Microelettronica, quindi, come elemento che accelera la crescita di mercati tradizionali e fattore abilitante alla base di nuove applicazioni.
Un esempio? Il settore dello smart building e dell’auto connessa: due segmenti che generano complessivamente, nella sola Europa e secondo i dati della Commissione UE, ben 730 miliardi di euro di fatturato con tutte le ricadute industriali e occupazionali del caso. Insomma, senza elettronica il progresso dell’industria segnerebbe il passo. E d’altra parte i chip spesso costituiscono un vantaggio competitivo forte, la differenza tra successo e insuccesso anche in ambiti che sembrano molto lontani dalle tecnologie più avanzate.
Da queste considerazioni nasce lo "speciale applicazioni". Abbiamo voluto passare in rassegna i principali ambiti applicativi per capire dove e come i chip fanno la differenza, per analizzare le tendenze da tenere sott’occhio. Abbiamo cercato di scrivere in un linguaggio da “non elettronici”: senza entrare troppo nel dettaglio dei MegaHertz (con la M e la H rigorosamente maiuscole!) o dei nanosecondi.
Parlando piuttosto a chi progetta e realizza sistemi nel mondo dell’auto, della casa, della cura della salute e deve capire in cosa i chip possono essergli d’aiuto.
È anche per questo che abbiamo previsto di inviare questa rassegna speciale di approfondimento non soltanto ai nostri lettori abituali, ma anche ai professionisti di tanti mondi diversi. Non solo perché siamo appassionati e fieri estimatori di ciò che i “nostri” componenti elettronici possono fare.
Soprattutto perché siamo convinti che la “nostra” tecnologia possa aiutare a rendere più competitiva l’industria italiana, in tutti i settori, e dare un contributo a migliorare la vita quotidiana di tutti noi. Buona lettura!