In termini ambientali il progetto si sviluppa su di una superficie di 13000 mq sulla collina che domina Passignano, sul lago Trasimeno. Il Centro Il Pischiello è collocato in un parco ed è articolato in una serie di edifici di notevole rilevanza storica e architettonica che anticamente costituiva un borgo artigiano a elevato grado di autosufficienza, presso il quale venivano effettuate lavorazioni di trasformazione tessile. Completamente lasciato all’abbandono a partire dagli anni cinquanta, il borgo è stato di recente acquistato dalla Tracosin spa per realizzare questo centro di eccellenza tecnologica. A testimonianza di come si possa industrializzare un paese senza ricorrere a una cementificazione irrazionale, ma – al contrario – salvaguardando e valorizzando l’inestimabile patrimonio architettonico, il recupero e l’adeguamento degli edifici esistenti e l’ampliamento dei seminterrati da adibire ai servizi logistici è stato attuato nel pieno rispetto dei vincoli architettonici e ambientali del territorio della regione Umbria. Nel piano di sviluppo del centro è stato considerato proprio tutto: la realizzazione di laboratori, aule per la formazione di tecnici e manager, reparti di progettazione, prototipazione e produzione, uffici direzionali e, come nei migliori campus, ampi spazi ricreativi che fanno da corollario agli alloggi per ospiti.
Una visione chiara dello scenario
“La via per essere competitivi è la capacità di innovare attraverso la ricerca continua, strutturata e sistematica – spiega Gianni Orlandini, Business Development Manager de “Il Pischiello” – la messa a punto di nuove tecnologie su nuovi prodotti è un must per tornare a soddisfare le aspettative di un mercato sempre più esigente in termini di time-to-market, livello di servizio, qualità e costi”. Oggi il fattore chiave di successo risulta essere la velocità con cui vengono attuate le innovazioni, determinante perché le novità tecnologiche non divengano mere commodity.
Prosegue Orlandini ”Se si vogliono cogliere le opportunità che il mercato ci offre bisogna attuare un sistema verticale e integrato fra le varie attività di sviluppo e progettazione, prototipazione e industrializzazione, distribuzione e logistica, vendite e marketing; attività che devono essere allocate sotto lo stesso tetto, operando in modo sincrono e sinergico, al fine di poter raggiungere obiettivi comuni”. Questo è lo spirito di approccio al progetto “Pischiello”, un sistema che potesse mettere in comunicazione le università e i centri di ricerca, italiani e stranieri, creando un collegamento diretto e integrato, finalizzato al mantenimento di un flusso continuo di informazioni e know how incentrato sulle tecnologie emergenti. Questa visione articolata è strettamente connessa al mercato attraverso l’utilizzo della forte struttura commerciale e dell’avanzato marketing strategico, che insieme garantiscono a tutta la filiera una risposta pronta ed efficace alle varie istanze provenienti dai diversi comparti industriali.
Un punto di partenza che traccia il percorso
Il punto di partenza è stato la profonda conoscenza dell’elettronica per il settore automobilistico, un segmento industriale che tuttora promette trend di mercato in forte crescita. L’unica possibilità per mantenere la necessaria competitività in questo segmento è stato il ricorso all’innovazione continua e strutturata, attuata attraverso un sistema integrato e verticale di prodotti e servizi a elevato valore aggiunto per il cliente finale. Gli obiettivi tracciati sono sicuramente ambiziosi, il solo pensare di poterli raggiungere ha imposto di allargare le conoscenze hardware e software verso competenze specifiche in materia di radiofrequenza, elettromeccanica, navigazione satellitare, video & image processing, testing, simulazioni e modellazione. Per questo sono state raggruppate otto diverse aziende, tra loro complementari per mission e apporto di know-how in una realtà denominata ART Group. Il raggio di azione è così stato esteso dal settore motor sport al settore ferroviario e all’infomobilità, al digital signage, all’industria della difesa e all’aerospaziale, fino all’innovazione tecnologica in tema di agricoltura. Tutto ciò permette di sfruttare trasversalmente molte delle competenze acquisite, come quelle della comunicazione via Gps o in radio frequenza, piuttosto che il trattamento digitale di ingenti quantità di dati. All’interno del gruppo sono anche presenti due unità produttive, una deputata a realizzare le piccole serie e la seconda strutturata per i medi volumi, oltre a un laboratorio certificato che eroga servizi di ricerca applicata, ma che ha anche le risorse per eseguire test e certificazioni a supporto dell’innovazione e dell’ottimizzazione dei processi delle aziende clienti.
Il Comitato Tecnico Scientifico
Perché i concetti di innovazione, conoscenza e competenza non fossero meramente dei vocaboli vuoti di significato, è stato creato il Comitato Tecnico Scientifico, organo operativo che agisce da interfaccia tra il mondo accademico, il pool di aziende che fa capo al Pischiello e i potenziali clienti. In pratica, si tratta del centro operativo al cui interno è costantemente attuato il trasferimento di conoscenze tecnologiche, stimolo di continua crescita delle strategie del gruppo ART in perenne adattamento alle richieste e alle necessità del mercato. Tra i principali partner e collaboratori del CTS figurano le università di Perugia, Firenze, Padova, Pavia e Roma (Tor Vergata), oltre al Fraunhofer Institute e il Georgia Institute of Technology.