Il mercato dei semiconduttori del Vecchio continente si è ridotto del 3,9% nel terzo trimestre dell'anno, con un impatto rilevante su quasi tutti i segmenti interessati. Le ultime cifre fornite dalla organizzazione Dmass (Distributors' and Manifacturers' Association of Semiconductor Specialists), che considerano esclusivamente le vendite di semiconduttori industriali e non tengono conto del canale dei Pc, hanno mostrato infatti che i propri membri hanno totalizzato complessivamente un fatturato pari a 1,31 miliardi di euro; fortunatamente, però, grazie ai risultati record della prima metà del 2007, su base annua il calo del settore si è limitato allo 0,6%. Gli unici segnali positivi provengono dalle aree del Benelux e da alcuni Paesi dell'Est Europa, mentre le peggiori performance, in termini di tipologie di prodotto, sembrano essere state quelle tenute dalle logiche programmabili e dalle logiche Mos. D'altra parte, come ha commentato senza eccessiva preoccupazione il presidente dell'associazione Ian Bass, di nomina recente, “dal momento che i cicli tornano sempre, e non ne è escluso nessun segmento di mercato, era inevitabile che anche per quello della distribuzione di chip giungesse un periodo più difficile, dopo una lunga serie di trimestri così favorevoli”.