Nei padiglioni dell'ultima edizione di electronica, che ha mantenuto anche per questa edizione il ruolo di salone di riferimento mondiale per l'elettronica, si è discusso molto della situazione economica che ha caratterizzato gli ultimi mesi e che ancora sta condizionando l'intero mercato, e delle aspettative per l'immediato futuro del settore. Espositori e visitatori non hanno potuto fare a meno di confermare il forte indebolimento della congiuntura; tuttavia, entrambi si sono dichiarati consapevoli della difficile fase che li attende, pur confermando che, proprio per questo motivo, le aziende si sono già preparate di conseguenza e hanno preso le adeguate contromisure. Tra le diverse strategie adottate dai produttori di soluzioni elettroniche c'è sicuramente una fortissima attenzione all'ambiente e alle tematiche verdi: quindi efficienza energetica, risparmio di elettricità nell'illuminazione, risparmio nel consumo di carburanti e quindi riduzione delle emissione di CO2, e molto altro ancora...
Quest'anno la manifestazione è stata improntata all'insegna della "Green Electronics"; Messe München ha infatti organizzato l'edizione più "verde" di tutti i tempi, visto che le tematiche ambientali hanno pervaso tutti i 14 padiglioni del Centro Fieristico di Monaco di Baviera, con un'offerta completa di tecnologie e soluzioni per incrementare l'efficienza energetica dei dispositivi elettronici, applicazioni a basso consumo elettrico, componenti e sistemi per la generazione sostenibile di energia. In quest'ottica, proprio al tema della salvaguardia dell'ambiente è stata dedicata la tradizionale tavola rotonda dei Ceo che, come di consueto, si è rivelata l'"evento principe" della manifestazione. I massimi dirigenti di aziende come Infineon, Freescale, STMicroelectronics, National Semiconductor e Osram Opto Semiconductors, moderati da Jürgen Gromer, ex-presidente di Tyco Electronics, sono intervenuti sul tema "Il contributo dell'industria dei semiconduttori alla salvaguardia del clima". Tutti si sono dichiarati d'accordo sul fatto che è possibile aumentare in maniera considerevole l'efficienza dei sistemi elettronici avvalendosi di semiconduttori intelligenti. E questo sarà proprio uno degli obiettivi principali per l'industria dei semiconduttori nei prossimi anni, anche perché solo in questo modo si potrà garantire il futuro economico dell'industria elettronica.
Ambiente e benessere nel futuro dell'elettronica
Come può dunque contribuire l'elettronica alla protezione del clima? A questa domanda hanno risposto i più autorevoli esponenti delle aziende leader dei semiconduttori nel corso della tavola rotonda. L'efficienza energetica è tra i settori chiave in cui Infineon intende avere un ruolo più attivo in futuro; Peter Bauer, Ceo fresco di nomina dopo essere stato per lungo tempo membro del consiglio di amministrazione dell'azienda, ha infatti spiegato nel suo intervento come l'azienda utilizzi tecnologie di punta in diversi settori applicativi per contribuire alla riduzione dei consumi e quindi dell'inquinamento ambientale. Anche Rich Beyer, che ha recentemente assunto la carica di Ceo di Freescale, con le sue idee innovative ha contribuito al dibattito con una relazione sullo stato attuale e sui progetti futuri della sua azienda nell'ambito dell'efficienza energetica. Recentemente l'azienda ha infatti suscitato grande interesse con i suoi processori a basso consumo impiegati in un "Pc ecologico" che consuma solo 2 Watt di potenza.
La protezione del clima è un argomento centrale anche per gli specialisti di tecnologia analogica di National Semiconductor. In particolare l'azienda, che opera da anni nel settore della gestione di potenza finalizzata al risparmio energetico attraverso le soluzioni PowerWise, recentemente è entrata anche nel business del fotovoltaico con nuove tecnologie dedicate. Brian L. Halla, figura di primo piano del settore e da tempo Presidente e Ceo di National, ha illustrato i successi e i progetti dell'azienda, oltre a fornire alla platea la propria visione sugli sviluppi futuri del mercato. È convinzione di Halla che la prossima onda di domanda di elettronica sarà trainata dalle applicazioni legate alla "quality-of-life": "Tutti gli investimenti futuri di National saranno rivolti alle applicazioni legate alle energie rinnovabili, alla cura della salute, alla sicurezza, ai dispositivi mobili personali e ai veicoli elettrici. Si tratta di applicazioni in cui la tecnologia abilitante è quella analogica e in cui saranno le soluzioni a basso consumo energetico a permettere la realizzazione di prodotti innovativi in questi settori". Anche per STMicroelectronics l'obiettivo è ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2. Il suo portafoglio di componenti elettronici ad alta efficienza energetica spazia da microcontrollori e Mosfet a circuiti integrati logici. Nel suo intervento alla tavola rotonda, Carlo Bozotti, Ceo dell'azienda, ha spiegato quali saranno le tendenze ecologiche del mercato in futuro e quali strategie persegue ST in questo contesto: "Noi abbiamo incominciato a quantificare l'impatto dell'efficienza energetica nel 1995. L'investimento totale di ST in questo senso è stato di 300 milioni di dollari, con un ritorno su questi investimenti che già oggi supera il miliardo di dollari. Non ci sono quindi dubbi sull'efficacia di questa strategia".
Il ruolo della tecnologia Led nel risparmio energetico
Tra le applicazioni che maggiormente possono contribuire al risparmio energetico c'è sicuramente la tecnologia Led, come ha confermato durante la tavola rotonda Ruediger Mueller, Ceo di Osram Opto Semiconductors, che ha spiegato come la tecnologia Led abbia le potenzialità per ridurre in modo significativo i consumi di energia utilizzata per l'illuminazione: "È stato stimato che il 19% dei consumi di elettricità sono causati dall'illuminazione. La tecnologia Led già oggi può ridurre tale consumo del 30% e aggiungendovi un po' di intelligenza tale percentuale può arrivare addirittura al 50%". Anche i costi ancora elevati dei Led a breve non costituiranno più un problema, visto che come ogni tecnologia dei semiconduttori anche i Led subiranno in poco tempo un calo dei prezzi: "I Led andranno rapidamente a sostituire tutte le tradizionali fonti di illuminazione. Si tratta solo di diffondere una nuova cultura e di educare i consumatori a una nuova mentalità". I Led stanno prendendo piede ormai anche nell'industria automobilistica, dove vengono utilizzati per la retroilluminazione dei cruscotti e come sostituti delle tradizionali lampadine a luce bianca, ma anche delle lampade alogene e allo xeno. Gli istituti di ricerche stimano che le vendite mondiali di Led nel settore automobilistico, che lo scorso anno hanno raggiunto i 650 milioni di dollari potrebbero raggiungere 1,3 miliardi di dollari nel 2016; basta pensare alla domanda generata dalla legge che, in un numero crescente di Paesi, impone di guidare con fari accesi anche di giorno.
Dal motore a combustione a quello elettrico
Al centro delle discussioni sui cambiamenti climatici c'è naturalmente anche l'automobile e, con essa, tutte le tecnologie che contribuiscono a ridurre le emissioni di anidride carbonica dai veicoli. Nel corso della tavola rotonda i Ceo dei semiconduttori hanno dedicato ampio spazio a questo argomento, concentrando l'attenzione sul ruolo importante che le tecnologie elettroniche all'interno dei veicoli possono giocare nella protezione dell'ambiente, e sul contributo fondamentale fornito dall'elettronica nel ridurre i consumi di energia, non solo nelle auto ma in tutti i macchinari. Rich Beyer, Ceo di Freescale, ha sottolineato che, oltre a migliorare i processi di combustione riducendo le emissioni di CO2, l'elettronica può fornire ulteriori contributi all'ambiente: "Basta pensare al cablaggio contenuto all'interno dei veicoli; l'utilizzo di circuiti elettronici potrebbe ridurre in modo significativo la quantità di cavi presenti nell'auto e quindi il peso complessivo del mezzo". A creare le maggiori opportunità per i fornitori di semiconduttori, come sottolinea sempre Beyer, c'è comunque l'auto ibrida, il cui sviluppo, seppur ancora sotto tono in Europa, potrebbe presto rivoluzionare l'intero settore, come già sta avvenendo sul mercato giapponese. Tutti gli speaker si ovviamente dichiarati d'accordo sulla necessità di arrivare in tempi brevi a sostituire i motori a combustione con quelli elettrici, per contribuire alla riduzione delle emissioni. Peter Bauer di Infineon ha poi aggiunto che "Ci sono dozzine di dispositivi all'interno dell'auto che consumano energia e che possono essere "elettronicizzati" aiutando a ridurre i consumi; basta pensare a sistemi come quelli di riscaldamento e condizionamento, piuttosto che alle pompe di raffreddamento, che possono essere facilmente controllati elettronicamente". Stando agli studi di Infineon questa sostituzione di parti meccaniche con parti elettroniche, porterebbe infatti a una riduzione delle emissioni di CO2 di un auto di 3,5 tonnellate nel corso della sua vita.
La sfida della "raccolta" di energia
Sempre in tema di protezione dell'ambiente va segnalato il crescente interesse per prodotti efficienti dal punto di vista energetico che proietteranno il mercato mondiale dei sistemi di regolazione della tensione a un volume di 15 miliardi di dollari entro il 2011. Anche le tecnologie di conversione avranno in futuro un ruolo chiave nella generazione di elettricità solare. Il mercato del fotovoltaico cresce attualmente a tassi fra il 30% e il 50%. Solo nel 2007 sono stati installati impianti solari con una capacità complessiva fra 3 e 4 gigawatt, e la capacità totale degli impianti installati in tutto il mondo ammonta a 10 GW. È interessante osservare come, per la conversione dell'energia solare in elettricità, vengano utilizzati circa 40 diversi tipi di circuiti integrati di alimentazione, in particolare circuiti con convertitori a bassa frequenza, convertitori ad alta frequenza e circuiti senza trasformatori. Questi ultimi raggiungono una resa del 97% o del 98%, mentre i convertitori a bassa e ad alta frequenza hanno una resa massima del 95%. L'obiettivo per il futuro è raggiungere almeno il 98%. Nel campo dei semiconduttori ad alte prestazioni per la generazione di elettricità solare si registra una tendenza verso la sostituzione del tradizionale silicio con il carburo di silicio e il nitruro di gallio. Tra le altre sfide legate all'ambiente quelle relative al recupero e alla raccolta di energia. Un esempio viene dagli "energy scavenger", microgeneratori in grado di catturare e ricavare energia da luce, rumori, differenze di temperatura o vibrazioni, sostituendo o integrando le batterie. Ad esempio, in futuro questi scavenger permetteranno di ricaricare il telefono cellulare mentre si cammina, alimentare un pacemaker con il battito cardiaco del paziente stesso o sfruttare la dissipazione di calore e le vibrazioni del motore di un'auto per alimentare l'impianto di condizionamento o altri componenti elettronici.