Hanno chiuso il bilancio
aggregato 2012 a quasi 5 milioni di euro e le prospettive per l'anno in corso
sono eccellenti: sono le piccole realtà che hanno dato vita a un polo di
produzione e servizi legato al settore d'impiego del titanio, materiale dalle
molteplici applicazioni in lavorazioni industriali all'avanguardia,
dall'aerospaziale al medicale, passando per il petrolchimico e altri ambiti
manifatturieri trainanti. “La CapCo si occupa di commercializzare il titanio,
la TI Service effettua un servizio di taglio, saldatura e altre attività
accessorie, mentre l'Officina Puricelli gestisce le lavorazioni meccaniche per
la fabbricazione di macchine utensili”, racconta Manola Ghilardelli, sales
manager di CapCo. Come nasce un'aggregazione di questo tipo? “Ci siamo messi
insieme di recente perché la nostra azienda era stata contattata da un cliente
belga che aveva bisogno di una fornitura particolare di titanio; abbiamo
provato a collaborare con la TI Service per poter soddisfare questa commessa e
la cosa ha funzionato”. Le tre aziende operano ancora in modo autonomo sul
mercato e il contratto di rete è ancora un passo prematuro, “ma abbiamo capito
che in determinate operazioni possiamo operare insieme offrendo al cliente un
servizio completo, dalla lavorazione all'eventuale fabbricazione o
saldatura, fino alla lavorazione meccanica. In questi casi lavoriamo già in una
logica di rete senza formalizzazioni, e stiamo progressivamente cercando di
consolidare questo rapporto”, aggiunge la Ghilardelli. Il punto di forza del
trio imprenditoriale resta la capacità di servire in modo personalizzato il
comparto industriale nelle sue diverse branche, soprattutto clienti italiani
che lavorano anche con l'estero, anche per compensare le continue fluttuazioni
di ordinativi di un mercato sempre in fibrillazione.